Paola Zannoni

Critica

" Samarcanda " cm. 70x80
 
Forse partendo dalla visione di una natura composita e lussureggiante, dall’essenza del rigoglio spontaneo,incontaminato dalla mano dell’uomo, dal quale si sono mosse le costruzioni del pensiero, in senso positivo e negativo; la pittrice proietta sulle tele i suoi messaggi di polemica spirituale e sociale, cercando un’armonia - in parte raggiunta -tra esigenze poetiche e i manifesti compromessi per la sopravvivenza, che appaiono particolarmente oscuri perché incupiti dal sempre persistente spettro della guerra, che oggi ha assunto le sembianze profetiche del "Solvet saeclum in favilla".
Nei dipinti di Paola Zannoni prendono forma gli interrogativi del subconscio, che si riversano nel conscio per necessità esplicatoria, e le di lei creazioni sono come un motivo di morale giustificazione, per l’accettazione del tempo, immerso nella dimensione combattuta della lotta per la sopravvivenza.
Nella descrizione della realtà - pur restandone al di sopra - l’Artista sembra volerci dire: "Ho sognato un mondo migliore e, non trovandolo, ritorno ai motivi suscitativi del sogno primario, non per paura ma per poter contemplare - nei limiti del possibile - le verità fondamentali, colonne di sostegno dello spirito".
E’ questo l’ "Iter" spirituale di gran parte degli artisti, fanciulli adulti nel senso migliore della parola, sognatori completamente consci della provenienza del sogno.
Pittura accurata e, oserei dire, con accenti "romantici" nel valore sentimentale della parola, nella supposizione di un "misticismo laico" che procede quasi sempre parallelamente all poetica dell’amore a noi concesso.
Figurazioni ben dominate, pur nel declamatorio della fantasia, controllo della pennellata che proviene da altre discipline osservate, dagli studi tecnici, che servono egregiamente - in ogni caso - come redini per indirizzare il focoso destriero del puro sentimento.

Giorgio Tuti
Galleria d’Arte "Il Machiavello", Firenze



"Sul quadro, la spatola e il pennello, mossi dal magnifico movimento sprigionato dal subconscio dell’artista, creano forme e colori piacevoli a vedersi. L’osservatore attento cerca di intravedere una risposta alla intricata matassa di linee e colori armoniosamente intersecati"

Mario Baldassarri, Il Telegrafo, Livorno


Il mondo di proiezione artistica della nostra Pittrice, ci appare spesso come immerso in un’atmosfera sottomarina, silenziosa, dove i suoni non giungono, poiché è il tratto del pennello che narra - in una sintesi apparentemente informale, astratta - la storia di un’esperienza, di pensieri che cercano una soluzione armonica all’avvicendarsi delle immagini, degli insegnamenti lieti e sofferti.
Questa atmosfera di dolce distacco dai turbamenti e dalla mutabilità dei sentimenti, è però trascritta - in un ripensamento immediato - sulle abitudini di una montagna ipotetica, dove ogni esperienza è accantonata nella registrazione dei tratti essenziali, al di là di quella passionalità delle umani cose che non di rado trascina nei vortici dell’irrazionale.
Evasione, dunque, nella pittura accurata e ricca di contrappunti musicali dell’Artista, e tendenza al distacco descrittivo: la passionalità ricompare, però, qua e là nelle composizioni floreali di Paola Zannoni, e ci ritornano, con l’occasione, in mente le parole di uno scrittore francese, rimasto famoso particolarmente per le sue "Maximes":


"Les passions sont les seuls orateurs qui persuadent toujours. Elles sont comme un art de la nature dont les règles sont infallibles; et l’homme le plus simple qui a de la passion persuade mieux que le plus éloquent qui
n’en a point."


Fuoco sotto le ceneri, in sostanza, nel surrealismo equilibrato e ponderato della Pittrice, tocco completamente in chiave per le finalità ideali preposte: abbellimenti inutili e vuoti di significato non si notano, e si fa apprezzare la continuità dell’ispirazione, senza falsi ideologici che - spesso - fanno dubitare della vocazione dell’artista.
Apprezzabilissimo anche il tono decorativo dei dipinti: al di là di ogni polemica ambiziosa, sussiste la spontaneità di proiezione, coi mezzi scelti dopo un non indifferente cammino rappresentativo.

Pierre La Roche


Il giudizio sull’operato dell’Artista non può che essere positivo e conferma la giustezza della scelta. Ha partecipato a mostre personali e collettive tenutesi nel nostro Comune e nei centri limitrofi oltre ad altre importanti manifestazioni a carattere nazionale. E’ presente nella vita sociale del Comune aderendo ad iniziative indette dal Comune stesso e da Associazioni culturali; è persona stimata e rispettata da tutta la nostra Comunità.


(Giudizio espresso dal Sindaco di Campiglia Marittima Lorenzo Banti in occasione dell’assegnazione a Paola Zannoni, da parte dell’Accademia dei Maestri, del Gran Trofeo "Una Vita per l’Arte" 1988, con nomina a Membro dell’Accademia in Qualità di Maestro Accademico. L’assegnazione del riconoscimento, presso la Sala Rossini dell’Excelsior Gallia a Milano, avviene su proposta della Direzione dell’Accademia che, appunto, richiede "conditio sine qua non" il parere del Sindaco della Città di residenza dell’Artista.)



Dal catalogo ARTE RIMECO, Svizzera :


ZANNONI Paola, è nata a Campiglia Marittima nel 1954 ed è residente a Venturina (Livorno). Ha frequentato un corso di studi tecnici fino all’età di 18 anni, conseguendo il diploma di stenodattilografa. E’ già preparata all’inserimento nel mondo del lavoro quando si accorge che l’attività a lei congeniale è l’arte e vi si immerge con tutta la sua passione.
Sempre presente nel mondo dell’arte, miete ottimi riconoscimenti.

Giudizi critici: ...Paola Zannoni innesta la sua pittura nell’astrattismo puro a volte, in altre riversa il gioco delle forme in una passione urlante del soggetto assente, agitandosi con oscuri e ambigui feticci. (Carlo Franza); ... Nei dipinti di Paola Zannoni prendono forma gli interrogativi del subconscio, che si riversano nel conscio per necessità esplicatoria e le di lei creazioni sono come un motivo di morale giustificazione per l’accettazione del tempo, immerso nella dimensione combattuta della lotta per la sopravvivenza. (Giorgio Tuti); ... Il mondo di proiezione artistica della nostra Pittrice ci appare spesso come immerso in un’atmosfera sottomarina, silenziosa, dove i suoni non giungono, poiché è il tratto dl pennello che narra - in una sintesi apparentemente informale, astratta - la storia di un’esperienza, di pensieri che cercano una soluzione armonica dell’avvicendarsi delle immagini, degli insegnamenti lieti e sofferti. (Pierre La Roche).


Piccola Galleria Nota autobiografica Opere Riconoscimenti

Home

e-mail : galleriazannoni@jumpy.it